Lino Patruno
Le esperienze di Lino Patruno vanno da quelle jazzistiche in concerto, in sala di registrazione, in TV a quelle di attore di cabaret, di teatro e di cinema; da leader di jazz band alla composizione di musiche da film e per il teatro; dal ruolo di sceneggiatore a quello di produttore cinematografico; da organizzatore di festival del jazz a presentatore e regista televisivo.
Lino Patruno è nato a Crotone nel 1935 e iniziò la sua carriera nel 1954 nelle prime jazz band che agivano a Milano negli anni ’50. Fra le band da lui guidate ricordiamo la “Riverside Jazz Band” negli anni ’50 e ’60 e la “Milan College Jazz Society” negli anni ’70.
Nel 1964 assieme a Roberto Brivio. Gianni Magni e Nanni Svampa costituisce “ Il Teatrino Dei Gufi”, primo esempio di cabaret italiano ispirato a quello francese.
Dalle cantine milanesi i Gufi si trasferiscono in teatro portando i loro spettacoli in giro per l’Italia fino al 1969, anno in cui il gruppo si sciolse.
In seguito, nei primi anni ’70, assieme a Nanni Svampa e Franca Mazzola, continuò l’attività teatrale e cabarettistica realizzando inoltre per la RAI alcune serie televisive di grande successo (La mia morosa cara, Addio tabarin, Un giorno dopo l’altro, Una bella domenica di Settembre…) e prendendo parte a centinaia di trasmissioni ai tempi d’oro della TV.
Nel frattempo torna ad occuparsi di Jazz, che aveva tralasciato per i molteplici impegni in teatro e in cabaret, e realizza una serie di dischi e di programmi televisivi con alcuni fra i grandi interpreti della storia del Jazz (Albert Nicholas, Joe Venuti, Bill Coleman, Wingy Manone, Bud Freeman, Teddy Wilson, Peanuts Hucko, Bob Haggart, Dick Cary, Jimmy McPartland, Eddie Miller, Yank Lawson, Billy Butterfield, Bob Wilber, Spiegle Willcox, Dick Wellstood, Tony Scott, Bucky Pizzarelli, Wild Bill Davison, Kenny Davern, Barney Bigard, Pee Wee Erwin…)
Il successo popolare gli venne però per la sua partecipazione alla trasmissione televisiva “Portobello” con Enzo Tortora.
Con Pupi Avati ha scritto la sceneggiatura del film “Bix” che ha rappresentato l’Italia al Festival di Cannes nel 1991, curandone anche la colonna sonora assieme a Bob Wilber.
Nella stagione 1990/91 ha condotto la trasmissione “A tutto Jazz” per il network “Cinquestelle”, nel 1993 “L’Occhio sulla Musica” per RAI 3, nel 2002/203 “Jazz on Sat” per RAI SAT ALBUM, nel 2003/2004 “Extrajazz” per RAI SAT EXTRA, dal 2005 conduce la trasmissione “Jazz Me Blues” per RAI DOC.
Fra i festival internazionali a cui Patruno ha preso parte ricordiamo quello di Sanremo nel 1963, quello di Nizza nel 1976 e ’77, quello di Breda (Olanda) nel 1978, quello di Pompei, di Palermo, di Lugano, di Lucerna, di Berna, di Sargans, di Dusseldorf, di Varadero (Cuba), tutti negli anni ’80; quello di Davenport (Iowa - USA), quello di Libertyville (Chicago) negli anni ‘90, quelli di Ascona (1998/ 2003).
Lino Patruno vive a Roma dove si occupa anche di cinema; inoltre è membro della Giuria del David di Donatello.
Tra i film a cui ha preso parte ricordiamo “Amarcord” di Federico Fellini e “Mussolini, ultimo atto” di Carlo Lizzani; tra le colonne sonore da lui firmate “Guerra di spie” di Duccio Tessari e “Prova di memoria” di Marcello Aliprandi con Franco Nero, di cui è stato anche produttore; fra le colonne sonore per il teatro: “Ti amo Maria” con Carlo Delle Piane (più tardi anche film), “Disposto a tutto” con Maurizio Micheli e “Crimini del cuore” per la regia di Nanni Loy.
Come attore in teatro, oltre agli spettacoli con i Gufi, negli anni '70 ha preso parte a “Pellegrin che vai a Roma” con Nanni Svampa, negli anni '80 a “Capitan Fracassa” di Teophile Gauthier con Giancarlo Zanetti ed Edoardo Siravo.
Nella stagione 2000/2001 è stato protagonista dello spettacolo teatrale “La Signora in Blues” scritto da Pier Paolo Palladino, per la regia di Bruno Maccallini con Cristina Aubry e i Baraonna che ha debuttato a Roma al Teatro della Cometa nel 2000.
Per anni ha creato e diretto alcuni Festival del Jazz; ricordiamo quelli di San Marino, di Mosciano S.Angelo, di Miasino, di Aosta, di Treviso, di Crotone; e inoltre “Etna Jazz”e quello di Sirmione assieme a Romano Mussolini. In anni recenti ha diretto il “Marevivo Jazz Festival” e il “Roman Classic Jazz Festival” alla Casa del Jazz.
Dal 1985 dirige una sua “European Jazz Stars” composta da grandi nomi del Jazz europeo fra i quali ricordiamo Irakli, Roy Williams, Roy Crimmins, Anti Sarpila, Isla Eckinger, Gregor Beck e i non dimenticati Oscar Klein, Peter Schilperoort e Henry Chaix.
Ha inciso i suoi CD più recenti assieme ad alcuni dei grandi nomi odierni del jazz statunitense: Ed Polcer, Tom Pletcher, Randy Sandke, Jon-Erik Kellso, Randy Reinhart, Bob Havens, Allan Vachè, Dan Barrett, Tom Baker, Bob Wilber, Evan Christopher, Kenny Davern, Rebecca Kilgore, Jim Galloway, Bucky Pizzarelli, Marty Grosz, Howard Alden, Frank Vignola, Al Viola, Andy Stein …pubblicati in USA su etichetta Jazzology.
Nel Dicembre del 2001 ha ricevuto l’investitura di Accademico della Musica conferitogli dall’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali e dal 2003 tiene seminari sulla Storia del Jazz (La Casa del Jazz, Università Tre di Roma) e sulla Storia delle Colonne Sonore da Film (Università del Cinema e della Televisione di Roma a Cinecittà).
Nel 2006 ha ricevuto il Globo d’Oro della Stampa Estera, il Premio Fregene per Fellini e la Nomination al David di Donatello per la migliore canzone originale per il film “Forever Blues” prodotto, interpretato e diretto da Franco Nero di cui è anche interprete girato nel 2005.
Lino Patruno ha scritto due libri autobiografici “Una vita in jazz….e non solo” e “Quando il jazz aveva swing” entrambi pubblicati dalla casa editrice Pantheon.
Nel 2011 è stato invitato a rappresentare l’Italia al New Orleans Jazz & Heritage Festival (che è il Festival del Jazz più importante del mondo).
Lino Patruno & His Blue Four
"Da Eddie Lang a Django Reinhardt"
Mauro Carpi (violino)
Lino Patruno (chitarra)
Alessandro Russo (chitarra)
Guido Giacomini (contrabbasso)
Special Guest:
Clive Riche (voce) ENGLAND
Questa formazione, unica nel suo genere, è un omaggio di Lino Patruno alla musica dei chitarristi Eddie Lang e Django Reinhardt che negli anni ’20 e negli anni ’30 furono i primi grandi solisti sulla chitarra della storia del jazz
Eddie Lang, che era di origine molisana e il cui vero nome era Salvatore Massaro iniziò la sua attività negli Stati Uniti assieme al grande violinista di origine siciliana Joe Venuti che per primo inserì il violino nel jazz.
Lino Patruno incontrò Joe Venuti negli anni '70 e con lui tenne concerti, partecipò a Festival Internazionali, incise dischi e prese parte ad alcuni show televisivi di grande successo.
Lino Patruno costituì questo gruppo nel 2003 del quale fanno parte il violinista trapanese Mauro Carpi (l’erede europeo di Joe Venuti), il chitarrista Alessandro Russo (che si rifà al grande chitarrista belga Django Reinhardt ), il contrabbassista Guido Giacomini e il vocalist inglese Clive Riche che si ispira a Bing Crosby che a lungo cantò accanto a Joe Venuti ed Eddie Lang negli anni ’20 e ‘30.
Con i "Blue Four" Lino Patruno nel 2003 ha rappresentato l'Italia ai Festival Internazionali del jazz di Ascona e di Bruneck e da allora ha tenuto moltissimi concerti e Festival in tutta Italia (tra cui quello della Casa del Jazz di Roma) e preso parte a diverse trasmissioni televisive mietendo successi di critica e di pubblico dovunque.
Nel 2005 il gruppo ha preso parte al film “Forever Blues” di Franco Nero proiettato con successo a New York, Washington e Los Angeles. Lino Patruno ne ha scritto la colonna sonora e per questo ha ricevuto la Nomination al David di Donatello, Il Globo d’Oro della Stampa Estera e il Premio Fregene per Fellini.
Nel Maggio del 2011 ha rappresentato l’Italia al Festival Internazionale del Jazz di New Orleans portando con se il violinista trapanese Mauro Carpi ottenendo un grandissimo successo.